Resoconto Rassegna DESTINI INCROCIATI – II edizione, Pesaro
Successo per la RASSEGNA NAZIONALE
DESTINI INCROCIATI II edizione
che ha attirato l’attenzione di operatori e pubblico
con spettacoli, conferenze, proiezioni video, laboratori
Iniziativa a cura del Teatro Aenigma e del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere
in collaborazione con
l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari / Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Successo per la II edizione di Destini Incrociati, Rassegna che si è svolta a Pesaro dall’11 al 13 dicembre, con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali e Turismo, con la partecipazione del Ministero della Giustizia e il patrocinio di: Regione Toscana, Regione Marche, Comune di Pesaro, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, ITI International Theatre Institute, IUTA International University Theatre Association, ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro e AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Una tre giorni molto intensa il cui resoconto sarà al centro di un seminario di formazione programmato lunedì 21 dicembre all’Istituto Superiore di Studi Penitenziari di Roma, tra i principali promotori dell’evento di Pesaro. Alla Rassegna hanno partecipato operatori da tutta Italia e Istituti Penitenziari provenienti da 14 diverse Regioni, da Nord a Sud, Isole comprese.
Pesaro è stata la prima tappa di un progetto triennale, curato dal Teatro Aenigma e dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, che vedrà le prossime edizioni svolgersi a Genova e Roma, rispettivamente nel 2016 e 2017.
Il Teatro in carcere è da tempo un’esperienza diffusa in tutto il territorio nazionale: a Pesaro hanno partecipato alcune importanti realtà operanti negli istituti penitenziari di Napoli Poggioreale (TeatrInGestAzione), Pistoia (Teatro popolare d’arte), Firenze (Massimo Altomare), Pesaro (Teatro Aenigma), Livorno (Arci Solidarietà), Napoli Secondigliano (Maniphesta Teatro), Venezia (Balamòs Teatro) con spettacoli di grande spessore culturale sia all’interno della Casa Circondariale di Villa Fastiggi, sia in due suggestivi spazi scenici cittadini, la Chiesa della Maddalena e la Chiesa dell’Annunziata. In un percorso di crescita comune, interagendo con la realtà sociale, sono state in questo modo auspicate prospettive positive e propositive.
Particolarmente toccante lo spettacolo del regista greco Michalis Traitsis (Balamòs Teatro) dal titolo Cantica delle donne – istantanee per una storia quasi universale, realizzato nella Casa di Reclusione femminile di Venezia Giudecca: storie di donne che valorizzano la ricchezza e la complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni e danze, per ritrovare un senso nella propria vita, dentro o fuori le nostre prigioni, sia quelle reali che quelle create dal pregiudizio. In scena a Pesaro, anche uno studio proposto dal regista Francesco Gigliotti, che – con la Compagnia penitenziaria Lo Spacco e il Teatro Universitario Aenigma – ha coinvolto cittadini, studenti e detenuti in un progetto di teatro di comunità, dal testo America, di Franz Kafka.
Ma questa edizione ha fornito un ampio spaccato del lavoro che si svolge in diversi Istituti penitenziari italiani con alcuni rappresentanti chiamati a descrivere i progetti: sono state visionate 17 produzioni video e una sezione composta da 9 corti. Tra gli altri, di rilievo la presenza di Michelina Capato Sartore (Cooperativa Estia da Milano Bollate), Sandro Baldacci (Teatro Necessario da Genova Marassi), Grazia Oggero (Voci Erranti da Saluzzo), Flavia Bussolotto (Tam Teatromusica da Padova), Sabina Spazzoli (da Forlì per il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna), Livia Gionfrida (Teatro Metropopolare da Prato), Frate Stefano Luca (autore di significative esperienze nelle prigioni del Camerun).
Per accompagnare il pubblico sia esterno che interno al carcere, AGITA (associazione nazionale per la promozione del teatro nella scuola e nel sociale) ha seguito la rassegna con un laboratorio di educazione alla visione, dal titolo Sguardi e Visioni. Tra gli enti promotori e con una rappresentanza di operatori presenti a Pesaro anche l’ A.N.C.T., Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e l’ Università Roma Tre.
Non è mancato un lavoro di formazione per gli stessi operatori teatrali dal titolo I Linguaggi del Teatro in Carcere a cura di Gianfranco Pedullà, storico del teatro e regista, attivo da oltre 25 anni negli istituti penitenziari della Toscana, il quale ha saputo coinvolgere in un rapporto dialogico i vari registi esperti presenti.
Dal punto di vista editoriale tre gli appuntamenti di spicco con la presentazione di altrettanti volumi. La presentazione del libro Destini Incrociati: l’esperimento di Firenze 2012 (ne ha parlato il curatore Vito Minoia), con foto di Alessandro Botticelli e Matteo Bertelli, documentando il primo evento realizzato in Toscana tre anni fa, ha inaugurato la Collana Destini incrociati per le Edizioni Nuove Catarsi di Urbino.
Al sociologo Peter Kammerer è stata affidata, invece, la presentazione degli altri due volumi. Il primo, Dalla Città Dolente, Colpa, Pena Liberazione attraverso le visioni dell’Inferno di Dante, di Fabio Cavalli, si inserisce nella cornice di un nuovo progetto editoriale che si propone di lasciare una traccia non soltanto immateriale (tale è la rappresentazione teatrale) del lavoro artistico della Compagnia La Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno operante a Rebibbia Nuovo Complesso. Nel secondo, Gli occhi di Eleonora, romanzo/opera prima di Vincenzo Lerario (uno dei protagonisti dell’esperienza della Compagnia Lo Spacco a Pesaro) viene alla luce una storia d’amore semplice e impossibile, raccontata da un io narrante che vive una perenne battaglia interiore, in bilico tra un passato duro da superare e un difficile presente: un mosaico in cui, a tratti, rivediamo il nostro stesso volto.
Infine, la mostra Prigionie (in)visibili – il teatro di Samuel Beckett e il mondo contemporaneo curata dall’artista giapponese Yosuke Taki, ha permesso di entrare profondamente nel rapporto tra il teatro e il carcere, mettendo in rilievo i cambiamenti e gli elementi costanti nell’approccio alle opere di Beckett, così “vicine” alle reali prigionie ma anche a quelle, invisibili, che ognuno di noi vive nel proprio quotidiano. L’esposizione, che è stata gentilmente concessa dal Dipartimento Cultura di Roma Capitale, Servizio Spazi Culturali, è stata ospitata nell’affascinante scenario dello Scalone Vanvitelliano e ha visto la partecipazione di Macula centro internazionale di cultura fotografica, WePesaro Cultura, Pesaro Musei, SPAC Sistema Provinciale Arte Contemporanea e Sistema Museo.
Un evento conclusivo fuori programma ha coinvolto gli allievi dell’Istituto Comprensivo Statale Galilei di Pesaro che lunedì 14 dicembre, all’interno della Casa Circondariale di Villa Fastiggi, hanno presentato lo spettacolo Conoscendo Kafka, frutto di un lavoro di intreccio creativo con le detenute e i detenuti della Compagnia Lo Spacco.
Il programma è stato curato dalla direzione artistica dell’evento, affidata a Ivana Conte, Vito Minoia, Valeria Ottolenghi, Gianfranco Pedullà, per il Teatro Aenigma (organismo operante all’Università di Urbino) e il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari/Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
L’immagine della Rassegna è uno scatto di documentazione dello spettacolo “Tutto quello che rimane” di Tam Teatromusica di Padova, ideazione e regia di Michele Sambin. Il lavoro era stato prodotto e presentato per la Prima edizione della Rassegna “Destini Incrociati” (Teatro delle Arti, Lastra a Signa, 23 giugno 2012). La Foto è di Matteo Bertelli.
LE IMMAGINI DELLA RASSEGNA DESTINI INCROCIATI, II edizione, PESARO
E-mail: info.aenigma@gmail.com
DESTINI INCROCIATI, progetto nazionale di teatro in carcere ideato e promosso da Teatro Aenigma e Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere con il sostegno di Ministero per i Beni, Attività Culturali e Turismo. In collaborazione con: Ministero della Giustizia DAP-Istituto Superiore di Studi Penitenziari, PRAP Marche / Direzione Casa Circondariale di Pesaro. Con il patrocinio di Regione Toscana, Regione Marche, Comune di Pesaro, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, ITI International Theatre Institute, IUTA International University Theatre Association, ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro. Con la partecipazione di Università Roma Tre, AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Macula centro internazionale di cultura fotografica, Ortopolis_arti in rete, WePesaro Cultura, Pesaro Musei, SPAC Sistema Provinciale Arte Contemporanea, Sistema Museo. Media partner Rivista Europea Catarsi-Teatri delle diversità.