Resoconto Cerimonia sottoscrizione Protocollo d’Intesa
Roma, 18 settembre 2013
Mercoledì 18 settembre presso la sede dell’ISSP (Istituto Superiore di Studi Penitenziari), è avvenuta la Cerimonia per la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.
La delegazione del CNTiC era rappresentata dal Presidente Vito Minoia, il Segretario organizzativo David Aguzzi, Antonio Turco, Gianfranco Pedullà e Michalis Traitsis.
Per il Ministero della Giustizia hanno presenziato alla Cerimonia il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Tamburino e il Direttore Generale dell’ISSP Massimo De Pascalis.
Un risultato importante e storico, sottolineato nel discorso di apertura dal Capo di Dipartimento Giovanni Tamburino, che ha auspicato come questa sottoscrizione del Protocollo possa aprire la strada ad altre iniziative simili nell’ambito della cultura e di tutte quelle attività teatrali e artistiche nell’ambito delle carceri. Si è inoltre soffermato sull’esperienza storica dell’attività di teatro in carcere, riconoscendo il valore educativo e riabilitativo dell’espressione attorale. Esperienza trentennale e presente in più di cento carceri, come ha appunto ricordato Tamburino.
Il Direttore dell’ISSP ha tenuto a sottolineare le possibilità e potenzialità che potrà avere il Protocollo nella promozione della formazione e della ricerca e studio, annunciando ufficialmente che la Drammaturgia penitenziaria sarà inserita nella formazione dell’ISSP.
Infine il Presidente del CNTiC Vito Minoia ha confermato l’urgenza di una qualificazione del teatro in carcere in Italia attraverso l’organizzazione di iniziative di formazione strutturate e approfondite. Alla luce dei risultati conseguiti dalle molteplici esperienze longeve e significative su tutto il territorio nazionale, oggi è possibile cercare una pratica più consapevole nei metodi, nelle funzioni, negli obiettivi del teatro in carcere.
Segnaliamo anche due importanti recensioni dell’avvenimento, la prima sulla rivista Vita alla pagina http://www.vita.it/societa/giustizia/una-firma-per-i-detenuti-in-cerca-d-autore.html e Redattore Sociale http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/445117/Teatro-in-oltre-cento-carceri-firmato-l-accordo-per-il-coordinamento.
Segreteria Organizzativa
CNTiC
David Aguzzi
PROTOCOLLO D’INTESA
tra
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DIPARTIMENTO DELL’ AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI PENITENZIARI
e
COORDINAMENTO NAZIONALE DEI TEATRI IN CARCERE
Le parti, rispettivamente rappresentate dal direttore dell’Istituto Superiore di Studi penitenziari, delegato dal Capo del Dipartimento, e dal Presidente del Coordinamento Nazionale dei Teatri in carcere:
Premesso che
il Convegno “La Drammaturgia Penitenziaria”, svoltosi presso l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari il 27 Novembre 2012, ha illustrato la condizione del teatro in carcere, facendo emergere le buone prassi diffuse sull’intero territorio nazionale insieme al carattere disorganico di tali realtà;
in tale occasione da più parti è stata rappresentata la necessità di avviare un percorso comune per realizzare uno stabile coordinamento delle diverse esperienze teatrali che, allo stato, caratterizzano oltre cento Istituti penitenziari;
l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari, nell’ambito delle proprie competenze, ritiene utile avviare un progetto/azione di studio per ricondurre a sistema non solo le esperienze teatrali ma, anche, le altrettanto diffuse buone prassi cinematografiche, culturali ed artistiche in essere sul territorio nazionale con l’obiettivo prioritario di ricavare elementi di sostegno per le attività di formazione del personale volte a rafforzare i processi di conoscenza dei detenuti e le conseguenti attività trattamentali;
il Coordinamento Nazionale dei Teatri in carcere ha manifestato il proprio interesse a collaborare, senza alcun onere a carico dell’ Amministrazione penitenziaria, all’attività di studio e ricerca dell’Istituto Superiore di Studi penitenziari promuovendo altresì ogni possibile azione di supporto alle attività teatrali in carcere con l’obiettivo di collaborare e migliorare i processi di conoscenza delle persone detenute nell’ambito dell’ area trattamentale;
nelle more di nuovi ulteriori partners da inserire nell’ambito del progetto complessivo, è utile prevedere un protocollo d’intesa al fine di avviare l’attività di ricerca e di studio come sopra indicato, seppure limitatamente al Teatro in carcere.
concordano quanto segue
Il Coordinamento nazionale dei teatri in carcere si impegna:
- a garantire l’attivazione di iniziative sia di carattere prettamente teatrale, sia di carattere formativo, nell’ambito della formazione professionale ai mestieri legati alle realizzazione degli spettacoli;
- a utilizzare le riviste specializzate per la diffusione delle manifestazioni teatrali che vedranno protagonisti i detenuti e gli operatori delle singole realtà istituzionali;
- a collaborare con le proprie strutture e risorse all’attività di studio e ricerca dell ‘Issp a sostegno di un’attività formativa finalizzata a realizzare uno stabile coordinamento delle diverse esperienze teatrali volte a rafforzare i processi di conoscenza dei detenuti e le conseguenti attività trattamentali;
- a favorire il coinvolgimento delle realtà associate al proprio circuito organizzativo, allo scopo di ampliare le opportunità di realizzazione degli interventi di carattere culturale, anche prevedendo progetti di reinserimento attraverso gli strumenti previsti dall’Ordinamento penitenziario per sostenere occasioni di partecipazione e contributi utili all’ affermazione dei valori dello stesso Ordinamento penitenziario;
- a riconoscere che la programmazione e la realizzazione operativa delle attività previste dalla presente intesa dovranno essere concertate tra i responsabili delle Compagnie aderenti al Coordinamento e i Dirigenti Penitenziari preposti ai singoli istituti penitenziari coinvolti, o loro delegati, in riferimento alle esigenze strutturali, organizzati ve e di sicurezza dei rispettivi Istituti di pena. A tal fine potranno essere costituiti gruppi di lavoro misti con funzioni di programmazione, coordinamento e verifica dei progetti;
L’Amministrazione Penitenziaria tramite l’Istituto Superiore
di Studi penitenziari:
- inserirà nel proprio portale, impegnandosi a dame notizia anche all’Ufficio Stampa del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, le diverse iniziative artistiche che le singole Compagnie aderenti al Coordinamento metteranno in essere nelle rispettive realtà istituzionali di cui il Coordinamento stesso avrà cura di dare idonea informazione;
- nell’ambito delle proprie competenze istituzionali s’impegna a diffondere la consapevolezza dell’importanza dell’attività teatrale nei processi di conoscenza del detenuto e di recupero sociale;
- si impegna ad inserire la “Drammaturgia penitenziaria” quale disciplina di studio quando ciò sia coerente con gli obiettivi dei corsi di formazione e aggiornamento programmati per le diverse categorie di operatori penitenziari.
Alla presente intesa di carattere generale potranno fare seguito singoli accordi tra i Provveditorati Regionali dell’ Amministrazione Penitenziari a e le Sedi periferiche del Coordinamento, anche al fine dell’elaborazione di specifici programmi da attuare negli Istituti del distretto di competenza.
Il presente protocollo d’intesa ha durata triennale, salvo rinnovo, e non comporta oneri a carico dell’Amministrazione Penitenziaria, né obbliga la medesima Amministrazione e/o il Coordinamento Nazionale dei Teatri in carcere ad un rapporto di esclusività nelle materie in esso contenute.
Letto, confermato e sottoscritto.
Roma, 18 settembre 2013
Il Capo del Dipartimento dell’ Amministrazione penitenziaria
Pres. Giovanni Tamburrino
Il Presidente del Coordinamento Nazionale dei Teatri in carcere
Prof. Vito Minoia