Il CNTiC in Cina per i 70 anni dell’ITI-UNESCO
Il 24 novembre in collegamento da Hainan (Cina)
Il teatro in carcere italiano
in Cina per i 70 anni dell’ ITI-UNESCO
per il XIX Convegno su I Teatri delle diversità (Urbania, 24-25 novembre 2018)
Sarà il regista e pedagogo teatrale Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, a rappresentare il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, l’organismo italiano che comprende 51 esperienze qualificate di teatro in ambito penitenziario, alle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’Istituto Internazionale del Teatro dell’Unesco (ITI – Unesco) che si terranno ad Hainan (Cina), grazie all’invito pervenuto al CNTiC dal Direttore Generale dell’ITI – Unesco Tobias Biancone.
Dopo l’intervento di Vito Minoia, presidente del Coordinamento italiano, al 35° Congresso mondiale dell’ITI a Segovia (Spagna) nel luglio 2017, un grande interesse internazionale continua ad accompagnare le attività dell’organismo che ha come capofila il Teatro Aenigma dell’Università di Urbino Carlo Bo. Ma il sodalizio con l’ITI nasce nel 2013, quando grazie al Protocollo d’Intesa tra Il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiano si dà origine alla Giornata Nazionale del Teatro in Carcere in concomitanza con la Giornata Mondiale del Teatro promossa ogni 27 marzo dal 1961 in oltre 90 nazioni. Quest’anno per la quinta edizione dell’evento sono state 102 le iniziative in 56 istituti penitenziari di 17 regioni italiane differenti.
Ad Hainan Michalis Traitsis terrà il 24 novembre un intervento dal titolo “Theatre in Prison: new artistic and educational horizons”, nell’ambito della Conferenza “The Performing Arts and Community Development” mostrando anche un video dal festival del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere “Destini Incrociati”, sostenuto dal 2015 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC), e un video dal progetto teatrale “Passi Sospesi”, sottolineando l’importanza del teatro nel sistema penale come strumento di riabilitazione e reintegrazione sociale.
Alla conferenza parteciperanno maestri e pedagoghi riconosciuti a livello internazionale come il regista russo Anatoly Vasiliev, il coreografo neozelandese Lemi Ponifasio, l’artista ed educatrice ugandese Jessica A. Kaahwa insieme a studiosi e teorici del teatro cinesi e internazionali (https://www.iti-worldwide.org/anniversary.html).
Quella del Coordinamento Nazionale del Teatro in Carcere italiano è una buona pratica che ha suscitato molta curiosità ed interesse a livello internazionale. Se ne discuterà ancora in concomitanza il 24 e 25 novembre a Urbania (Pesaro e Urbino) nell’ambito del XIX Convegno Internazionale promosso dalla Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle diversità” diretta da Vito Minoia, quest’anno dedicato a “L’istruzione degli ultimi: Don Lorenzo Milani e il teatro in carcere” con ospiti da Italia, Stati Uniti, Polonia, Grecia e nell’ambito del quale ci sarà un collegamento video con Michalis Traitsis da Hainan.
Il programma completo del Convegno, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, è disponibile sul sito www.teatridellediversita.it.