Il Filo di Arianna. Laboratorio di formazione e specializzazione su linguaggi e pratiche del teatro in carcere (Pesaro, 14-19 dicembre 2023)
IL FILO DI ARIANNA
Laboratorio di formazione e specializzazione su linguaggi e pratiche del teatro in carcere
diretto da Grazia Isoardi, Gianfranco Pedullà, Michalis Traitsis del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere
“ll filo di Arianna” è un’espressione che rinvia immediatamente al mito greco di Minosse e del Labirinto. È il filo che servì a Teseo per trovare l’uscita dal labirinto di Minosse dopo aver ucciso il Minotauro. Oggi utilizziamo questa espressione per indicare la necessità di trovare strumenti e occasioni per uscire da una situazione particolarmente complicata.
Il laboratorio avrà una durata triennale (2023-2025) e sarà diretto annualmente da uno dei seguenti registi, maestri/guida da anni specializzati nelle diverse forme di teatro carcere: Grazia Isoardi (Compagnia Voci Erranti); Gianfranco Pedullà (Compagnia Teatro popolare d’arte); Michalis Traitsis (Balamòs Teatro).
Il primo episodio de “Il filo di Arianna” – diretto da Gianfranco Pedullà – si ispirerà a “Le Metamorfosi” di Ovidio, che ci accompagneranno simbolicamente nel percorso (teorico/pratico) di pedagogia teatrale in carcere che proporremo a Pesaro per 5 giornate intensive di lavoro, dal giovedì 14 alla domenica 17 dicembre con una restituzione in pubblico nei giorni 18 e 19 dicembre 2023: al centro, tema/ stimolo, proprio il labirinto del mito, più volte rielaborato da scrittori, studiosi, artisti. Saranno giorni dedicati interamente ad approfondire le tecniche espressive e alcune metodologie attraverso le quali si possa sperimentare una corretta relazione (pedagogica, artistica e umana) tra un gruppo di detenuti – interessati a praticare un’esperienza teatrale – e un gruppo di 10 persone che già operano o che vorrebbero operare professionalmente in tali contesti. Il CNTiC effettuerà una selezione tra le domande pervenute entro il 15 novembre 2023 con curriculum personale e lettera motivazionale dei candidati da inviare a teatrocarcereitalia@libero.it I richiedenti selezionati potranno usufruire della formazione gratuitamente coprendo in autonomia i costi di vitto e alloggio a Pesaro (saranno indicate, per chi ne avrà necessità, strutture convenzionate a costi agevolati). Sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il teatro entra in carcere spinto da una necessità di cambiamento attraverso esperienze laboratoriali fondate sui linguaggi della scena: la parola, il movimento, il suono, il corpo di colui che agisce in scena. Tutto il lavoro (in collaborazione con il Teatro Universitario Aenigma, operante da 20 anni nella Casa Circondariale di Pesaro) sarà realizzato alternando sedute laboratoriali dentro e fuori dall’istituto penitenziario, attraverso un continuo percorso di Andata e Ritorno.
Il programma prevede 4 giorni di Laboratorio intensivo (14-15-16-17 dicembre) diretto da Gianfranco Pedullà con interventi specifici di Michalis Traitsis e Grazia Isoardi e le collaborazioni di Francesco Giorgi, Chiara Migliorini, Gianni Pollini, Giovanna Mastantuoni del Teatro popolare d’arte. Orario giornaliero del laboratorio in carcere: h. 9,30-12,00 e 13,15-16. Orario fuori dal carcere: h. 17-18 per una verifica del lavoro con il gruppo esterno
METAMORFOSI è un invito a riappropriarsi della dimensione simbolica della vita, a uscire tutti dalle piccole prigioni del nostro quotidiano. METAMORFOSI è una proposta di cambiamento: un invito a tuffarci nei miti del Mediterraneo per ripensare al nostro presente e immaginare un avvenire migliore. Partendo da alcuni spunti della straordinaria opera omonima scritta da Ovidio oltre duemila anni fa, ripercorriamo poeticamente e ironicamente i grandi miti di fondazione della nostra civiltà: dall’Età dell’oro all’età del Ferro; dal mito di Bahamut alle Arpie, dal Minotauro a Diogene che cerca l’uomo, da Apollo e Dafne a Teseo e Arianna per tornare a rivedere le stelle che formano le grandi Costellazioni del cielo: e precipitare in un ballo finale che ci riporterà nel grembo della Grande Madre Terra.
Si prevede la creazione di una performance finale che veda riuniti i due gruppi coinvolti ed abbia il valore di restituzione dell’esperienza nel programma della X edizione di DESTINI INCROCIATI, Rassegna nazionale di teatro in carcere, che si terrà a Pesaro nei giorni 18-19-20 dicembre 2023, nell’ambito del Progetto Speciale 2023 “Sentieri Incrociati” a cura del Teatro Aenigma e del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere con il sostegno del Ministero della Cultura e grazie al Protocollo d’Intesa tra CNTiC, Ministero della Giustizia e Università RomaTre.
Maria Grazia Isoardi inizia a lavorare nell’ambito del teatro sociale nel 1999, con un gruppo di malati ed infermieri dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Racconigi e dal 2002 gestisce il Laboratorio Teatrale Permanente per i detenuti del Casa di Reclusione di Saluzzo. Ha fondato l’Associazione Voci Erranti di cui è Direttore Artistico, è co-fondatrice del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, formatrice teatrale per docenti, operatori socio-sanitari e docente del corso Teorie e pratiche del dialogo educativo per gli studenti della Scuola Educatori, Università agli Studi di Torino. Coordina il progetto teatrale Hestia per i due Istituti penitenziari di Gran Canaria (Spagna). È autrice, regista teatrale, organizzatrice di eventi culturali. Ha pubblicato il libro “La Soglia. Vita, carcere, teatro”. Edizioni Gribaudo 2004 e “Il bosco buonanotte” Edizioni Scritturapura 2020.
Gianfranco Pedullà - studioso e regista della Compagnia Teatro popolare d’arte e del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze) - si è specializzato sul teatro europeo del Novecento. Alla fine degli anni Ottanta ha rilanciato l’interesse su Gordon Craig in Italia. Ha studiato a Parigi con G. Banu, seguendo le prove dell’allestimento del Maharabharata di Peter Brook. Nel 1991 ha conseguito il Dottorato con una ricerca su Il teatro italiano nel tempo del fascismo. Ha realizzato innumerevoli regie sui grandi testi del Novecento e ha scritto anche molti testi originali. Da oltre trent’anni conduce un’intensa attività di pedagogia teatrale sia nel mondo della scuola che nelle istituzioni carcerarie. Nel 2007 ha pubblicato “Alla periferia del cielo” (Titivillus), un volume sulle sue intense esperienze teatrali nel carcere di Arezzo. Sempre nel 2007 ha ricevuto il “Premio Franco Enriquez” dal Centro Studi Franco Enriquez per il suo impegno civile nel teatro. È tra gli ideatori di “Destini Incrociati”, rassegna nazionale di teatro in carcere. Ha insegnato per alcuni anni – come docente a contratto – all’ Università di Cassino e presso il Pro.Ge.A.S. di Prato (Università di Firenze). Dal 2008 dirige il Teatro delle Arti di Lastra a Signa/Firenze. Dal 2020 ha creato la “Trilogia del mare” presso la Casa di reclusione dell’isola di Gorgona (Livorno).
Michalis Traitsis è regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro. Dopo una carriera come attore, dal 2005 ad oggi conduce con Balamòs Teatro la progettazione, organizzazione e direzione di progetti teatrali con una marcata matrice pedagogica, nelle scuole di ogni ordine e grado, nell’università, nei centri di disturbo psichico, nel campo del disagio fisico e neurologico, nelle aree urbane degradate, nelle carceri, in Italia e all’estero. Ha pubblicato articoli e tradotto libri di teatro. In particolare dal 2005 a oggi conduce i laboratori teatrali L’arte del teatro e dell’attore al Centro Teatro Universitario di Ferrara e dal 2006 ad oggi il progetto teatrale Passi Sospesi negli Istituti Penitenziari di Venezia.
Il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere (http://www.teatrocarcere.it), presieduto da Vito Minoia, docente in discipline dell’educazione e dello spettacolo all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, è stato costituito nel 2011 nell’ambito dell’XI convegno internazionale della Rivista europea “Catarsi-teatri delle diversità” con la finalità di offrire progettazione, relazione, luoghi di confronto e di qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri italiane negli ultimi quaranta anni. Nel 2013 il CNTiC stipula con il Ministero della Giustizia un Protocollo d’Intesa per la Promozione del Teatro in Carcere in Italia, rinnovato per il quarto triennio a maggio 2022 (http://www.teatrocarcere.it/?p=4380) con la partecipazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, dell’Università Roma Tre. Tra le iniziative più significative la Promozione della Giornata Nazionale del Teatro in Carcere in concomitanza con il World Theatre Day (promosso dall’International Theatre Institute – Unesco) e l’organizzazione della Rassegna nazionale itinerante di teatro in carcere “Destini Incrociati” realizzata a Venezia dal 23 al 25 novembre 2022 per la sua nona edizione (http://www.teatrocarcere.it/?p=4418), con una sezione internazionale promossa in collaborazione con l’International Network Theatre in Prison (INTiP).